Mangart in moto: la sfida delle Alpi Giulie
Percorrere il Passo Mangart, situato nelle Alpi Giulie al confine tra Italia e Slovenia, è un'esperienza indimenticabile per ogni motociclista, un mix di emozioni intense che coinvolgono tutti i sensi.
La strada che porta in vetta (specialmente il tratto sloveno, la Mangart Saddle Road) è stretta, con curve serrate, tornanti a gomito e pendenze ripide. Il percorso richiede concentrazione e tecnica, regalando una guida dinamica e appagante. L’asfalto è generalmente in discrete condizioni, ma alcuni tratti possono essere dissestati, aggiungendo un tocco selvaggio ed avventuroso alla salita.
Attenzione: alcuni tornanti sono così stretti da richiedere manovre precise, e le gallerie scavate nella roccia (come quella sotto il Piccolo Mangart) aggiungono un’aura epica. Raggiungere la vetta regala una grande soddisfazione, quasi come aver conquistato un traguardo.

Il poco traffico (a parte i soliti ciclisti e qualche motociclista appassionato), e l’aria fresca di montagna, unita al rombo del motore che rimbomba tra le rocce, dà una sensazione di libertà pura. Il silenzio, interrotto solo dal vento, in cima è quasi surreale. Una volta in quota (il passo raggiunge i 2.055 metri), la vista è mozzafiato: le cime frastagliate delle Alpi Giulie, le pareti rocciose del Monte Mangart e la valle sottostante creano un paesaggio quasi lunare. Spesso si vedono avvoltoi volare sopra le creste, aggiungendo un’atmosfera selvaggia. Il Collegamento con la Strada del Predil Partendo da Chiusaforte si valica il passo del Predil, creando così un itinerario mozzafiato tra Italia e Slovenia. Il contrasto tra le aspre rocce del Mangart e i verdi paesaggi del Predil rende il viaggio ancora più vario.
